Conto Termico 2.0: come funziona? | Guida 2024
Il Conto Termico 2.0 rappresenta un'importante agevolazione per chi desidera migliorare l'efficienza energetica di un edificio anche attraverso la produzione di energia termica con fonti rinnovabili. In questa guida, esploreremo i dettagli di questa misura governativa, chi può beneficiare degli incentivi e come richiederli.
Conto Termico 2.0: che cos'è?
Il Conto Termico 2.0 è un programma di incentivi introdotto dal Ministero dello Sviluppo Economico (disciplinato dal D.M. 16 febbraio 2016) che promuove l'efficienza energetica e l'utilizzo di fonti rinnovabili per la produzione di energia. Dispone annualmente di 900 milioni di euro, così suddivisi:
● 500 milioni per privati e imprese;
● 400 milioni per amministrazioni pubbliche, cooperative abitative o sociali e società di patrimonio pubblico.
L'incentivo non ha scadenza, non offre detrazione fiscale, ma un contributo a fondo perduto. È sempre disponibile per progetti di efficientamento energetico in:
● abitazioni;
● edifici adibiti ad attività produttive;
● strutture pubbliche.
Interventi incentivabili
Nello specifico, il Conto Termico 2.0 prevede incentivi per diverse tipologie di interventi di miglioramento dell’efficienza energetica, tra cui:
● interventi di isolamento termico: come la coibentazione di pareti, tetti e pavimenti;
● sostituzione di impianti di climatizzazione invernale: con impianti a maggiore efficienza energetica, come caldaie a condensazione, pompe di calore e sistemi ibridi;
● installazione di impianti solari termici: per la produzione di acqua calda sanitaria;
● sostituzione di serramenti e infissi: per migliorare l’isolamento termico degli edifici;
● sistemi di illuminazione efficiente: sostituzione di impianti di illuminazione con sistemi a LED.
Chi ha diritto agli incentivi del Conto Termico?
Il Conto Termico 2.0 è destinato a una vasta gamma di soggetti, sia pubblici che privati. In particolare, possono beneficiare degli incentivi:
1. Pubbliche amministrazioni
Le Pubbliche Amministrazioni che possono richiedere gli incentivi includono:
● ex Istituti Autonomi Case Popolari (IACP);
● cooperative di abitanti iscritte all'Albo nazionale delle società cooperative edilizie di abitazione e ai loro consorzi presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy;
● società a patrimonio interamente pubblico;
● società cooperative sociali iscritte nei rispettivi albi regionali.
Per queste amministrazioni, l'accesso agli incentivi richiede la sottoscrizione di un contratto di prestazione energetica (EPC).
- Soggetti privati
I soggetti privati, come persone fisiche, condomini, imprese e aziende agricole, possono accedere agli incentivi direttamente o tramite una Energy Service Company (ESCO). Per loro, è necessaria la stipula di un contratto di servizio energia.
Come richiedere gli incentivi del Conto Termico 2.0
Dal 19 luglio 2016, solo le ESCO certificate secondo la norma UNI CEI 11352 possono presentare richiesta di incentivazione al GSE. Esistono due modalità principali per accedere agli incentivi: accesso diretto e prenotazione.
Accesso Diretto
La richiesta deve essere presentata entro 60 giorni dalla fine dei lavori. Esiste un iter semplificato per interventi di piccola taglia, come generatori fino a 35 kW e sistemi solari fino a 50 m², se si utilizzano componenti inclusi nel Catalogo degli apparecchi domestici del GSE.
Prenotazione
Questa modalità è riservata alle Pubbliche Amministrazioni (PA) e alle ESCO che operano per loro conto. Permette di prenotare l'incentivo prima della realizzazione degli interventi, ricevendo un acconto all'inizio dei lavori e il saldo alla loro conclusione.
Per prenotare l'incentivo, le PA devono inviare al GSE uno dei seguenti documenti:
● diagnosi energetica con un atto amministrativo che confermi l'impegno a realizzare almeno un intervento indicato;
● contratto di prestazione energetica tra la PA e una ESCO, oppure un contratto per l'affidamento del servizio energia;
● provvedimento che attesti l'assegnazione dei lavori e il verbale di consegna.
Le richieste, sia in accesso diretto che tramite prenotazione, vengono valutate dal GSE secondo le disposizioni regolate dalla Legge 241/90.
Modalità di erogazione degli incentivi
Per ottenere gli incentivi del Conto Termico 2.0, la domanda deve obbligatoriamente essere presentata entro 60 giorni dalla conclusione dei lavori, e i pagamenti effettuati non devono risalire a più di 90 giorni prima della data di presentazione della richiesta di incentivo. Una volta approvata la domanda, l’incentivo viene erogato in un’unica soluzione per interventi di importo inferiore ai 5.000 euro, o in due rate annuali per importi superiori. Gli incentivi vengono versati direttamente sul conto corrente del beneficiario e possono coprire fino al 65% delle spese sostenute per gli interventi. I tempi di pagamento sono di circa 2 mesi.
Conto Termico 3.0: di cosa si tratta?
La bozza di Decreto sul Conto Termico 3.0 mira a rendere lo strumento più attuale e adatto alle esigenze odierne, incentivando una maggiore adesione. Attualmente in consultazione pubblica, il Conto Termico 3.0 punta a migliorare la qualità dell'aria e ad aggiornare le politiche energetiche, con particolare attenzione al settore non residenziale.
Un’opportunità in vista di una reale e sana transizione energetica
Sia il Conto Termico 2.0 che il futuro Conto Termico 3.0 offrono strumenti concreti per supportare interventi di efficienza energetica, contribuendo così a ridurre i consumi e l'impatto ambientale. Chi è interessato a migliorare l’efficienza energetica dei propri edifici dovrebbe considerare seriamente la possibilità di beneficiare di questi incentivi.
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